30 settembre 2011 - La donna, 36 anni, che soffriva di psicosi, l’ha pugnalata 40 volte, asportando anche il suo fegato.
Scene da film horror che si ripetono ancora una volta nella vita reale. Shayma Ali è una 36enne musulmana stabilitasi a est di Londra, nella tenuta di Chatsworth, Clapton. La donna soffre di psicosi oltre ad essere una fanatica religiosa. Un mix micidiale, che ha dato vita a un omicidio diabolico.
IL SACRIFICIO – La donna ha detto alla polizia di aver sentito dentro di sé voci di spiriti che le suggerivano di uccidere sua figlia, impossessata dal demonio, e di sacrificarla ad Allah.
Shayma l’ha così afferrata, strangolata per farle perdere i sensi, portata sul tavolo da cucina dove l’ha pugnalata per 40 volte.
DELIRIO – Infine, come non bastasse, le ha anche estratto il fegato. Anche quando sono accorsi alcuni parenti e agenti di polizia, la donna continuava a farneticare versi, del tipo: “Mi rifugio in Dio dalla maledizione di Satana“. Ma forse è il contrario.