Cosa centra un orologio atomico con l’interno della Terra e i giacimenti minerari? Centra, eccome, perché ben presto si potrebbe studiare l’interno del pianeta (almeno la sua parte più superficiale) e trovare depositi di minerali, oltre che giacimenti d’acqua, attraverso precisissimi orologi atomici. Ne è convinto un team di astrofisici internazionale guidati da Philippe Jetzer e Ruxandra Bondarescu dell’Università di Zurigo. Gli scienziati sostengono che gli orologi atomici hanno ormai raggiunto un livello di precisione che possono essere utilizzati in rilevamenti geofisici. Sono convinti infatti, che con essi è possibile misurare in modo precisissimo il geoide terrestre, ossia la vera forma fisica della Terra ed esplorare l’interno del pianeta.
Con il “ticchettio” si cercano minerali
Ma come di dovrebbe fare? Il principio è relativamente semplice. La precisione dell’orologio atomico è tale che piccole variazioni di massa sono in grado di influenzare il “ticchettio” dell’orologio. Spiega Ruxandra Bondarescu dell’Università di Zurigo: “Se si pone un orologio atomico a livello del mare e un secondo orologio in un qualunque posto della Terra su un continente che sono stati sincronizzati tra loro, il secondo viaggerà più o meno lentamente a secondo delle rocce che vi saranno sotto di esso. Per avere un’idea di quel che questo tipo di misura potrebbe rilevare va detto che si potrebbe mettere in luce una sfera di materiale diverso da ciò che sta sopra e attorno ad essa del diametro di 1,5 km sepolta a 2.000 metri di profondità, anche se ulteriori messe a punto del sistema potrebbero identificare sfere di materiale diverso a 30 chilometri di profondità se esse possiedono un raggio superiore ai 4 km. Insomma sarebbe così possibile identificare giacimenti petroliferi, riserve d’acqua e corpi di minerali sfruttabili dall’uomo senza ricorrere ad altri sistemi geofisici.
Manca ancora quello portatile
Perché non si fa subito? Il motivo è che gli orologi atomici al momento possono lavorare solo in laboratori (vedi foto d’apertura) a causa delle loro dimensioni e dell’ambiente protetto che essi necessitano. Ma le ricerche nel miniaturizzare tali orologi stanno correndo velocemente e in testa a questi lavori vi è senza dubbio il Centre Suisse d’Electronique et de Microtechnique CSEM. Entro il 2022 un orologio atomico portatile volerà nello spazio a bordo di un satellite dell’ESA e allora si potranno testare le promettenti ipotesi sullo studio dell’interno della Terra, che avranno importanti ricadute scientifiche e pratiche.