Se c’è vita lì si può formare ovunque
Maghdi Abo Abia
Se gli scienziati troveranno microbi viventi nel Lago Vostok, l’umanità potrà capire una volta di più come si è formata la vita e com’è possibile resistere in condizioni tanto estreme. La Fox spinge però l’orizzonte un po’ più in là. Secondo il network statunitense, questa scoperta potrebbe aprire le porte alla speranza dell’esistenza della vita extraterrestre. Senza andare troppo in là, però, possiamo chiederci: perché questo lago può aiutare gli scienziati a confrontarsi sul tema dell’origine della vita?
L’APERTURA DEL VOSTOK - I ricercatori russi sono riusciti a a raggiungere mercoledì 8 febbraio il Lago Vostok in Antartide, coperto da una coltre di ghiaccio spessa quasi 4 kilometri. L’obiettivo dei russi è quello di scoprire e capire quali organismi viventi possano essere rimasti in vita qua sotto per così tanto tempo. Probabilmente sarà difficile trovare qualcosa di vivo, ma si potrebbe avere uno spaccato di cos’era la Terra in un’epoca in cui non esistevano ancora piante e animali. Se invece gli scienziati dovessero trovare qualcosa di vivo, avremmo la prova che la vita può svilupparsi in ogni condizione, anche la più estrema.
ESEMPI DI VITA – Ecco una serie di esempi di vita scoperta in condizioni improbabili: gamberetti minuscoli filmati dalla NASA galleggiare sotto spessi strati di ghiaccio in varie parti dell’Antartide; vermi tubo che sfruttano le correnti idrotermali nelle profondità degli oceani Atlantico e Pacifico, un germe chiamato “il batterio più forte del mondo” o “Conan il batterio”, con tanto di registrazione al Guinness dei Primati, trovato 55 anni fa in una lattina di carne, sopravvissuto a una pioggia di radiazioni che avrebbe ucciso anche uno scarafaggio; piccoli organismi monocellulari scoperti nell’aria del deserto di Atacama, Cile, il posto più arido del mondo e paragonato dagli scienziati al suolo marziano; un microbo trovato in una miniera d’oro sudafricana che vive della radioattività emessa nella struttura.
LA VITA E’ MERAVIGLIOSA - Carl Pilcher, capo dell’istituto di astrobiologia della Nasa e specializzato nello studio di forme di vita bizzarre, ha dichiarato: “Tutto ciò che ho imparato nella mia carriera è che la vita è affascinante ed è in grado di adattarsi alle situazioni”. Per gli scienziati, infatti, il problema non è quello di trovare la vita, ma di non trovarla in determinati luoghi Continua David Morrison, collega di Pilcher: “Tanto più impariamo dalla vita, tanto più comprendiamo la sua abilità di crescere, sopravvivere e prosperare in un ambiente che credevamo inospitale”.
IL LAGO VOSTOK E’ POPOLATO – Lo scienziato dell’Universiutà del Colorado Ted Scambos è convinto del fatto che verranno trovati dei microrganismi nel Lago Vostok. La convinzione è dovuta al fatto che in genere sono stati trovati batteri vivi nel ghiaccio anche a profondità importanti. Ed è proprio questa la sfida degli scienziati: scoprire se un luogo potenzialmente adattissimo alla vita sia totalmente “vergine”. Secondo gli studiosi, le forme di vita presenti, o le loro testimonianze, dovrebbero risalire a circa 10 milioni di anni fa, ovvero quando il lago era libero dai ghiacci. Con il passare del tempo e l’aumento della coltre gelata, i microorganismi, per sopravvivere, avrebbero dovuto trovare un altro modo per procurarsi l’energia necessaria, almeno secondo l’esobiologo Steve Benner.
VITA NELLO SPAZIO? SI – Questa è la chiave di tutto. Se la vita, sostiene McKay, riesce a svilupparsi in ogni contesto, perché non potrebbe esserci anche su Europa, satellite di Saturno, o su Encelado, luna di Saturno? Del resto anche loro sono preda dei ghiacci perenni da secoli e secoli ed entrambi hanno acqua nascosta dalla loro “armatura” ghiacciata. Secondo l’esobiologo anche Marte dovrebbe custodire lo stesso segreto, e considerato che la vita parte appunto dai microbi, se questi venissero trovati nel Lago Vostok avremmo la prova della possibilità che nello Spazio ci siano condizioni simili e che esista davvero la vita extraterrestre. Magari non saranno come E.T., ma sarebbero viventi, e già questa sarebbe la notizia del secolo.