In Francia il nuovo presidente, il socialista François Hollande, ha annunciato nel programma l’istituzione dei matrimoni omosessuali (con adozioni per le coppie gay) e la legalizzazione dell’eutanasia. Uno slancio laico che purtroppo ancora manca in Italia, come dimostra il recente fermento proprio sui matrimoni gay.
Uno slancio mancante anche in chi, come Pier Luigi Bersani, ha citato proprio Hollande come modello. Nel nostro paese, anche i politici che si definiscono più ‘progressisti’ sono fin troppo timidi, temendo i diktat vaticani e le componenti clericali. Sebbene la popolazione — anche quella che formalmente si dichiara ‘cattolica’ — sia sempre più secolarizzata e distante dai dettami della Chiesa.
In un paese ancor più secolarizzato del nostro, l’iniziativa di Hollande non ha suscitato grandi reazioni. Solo il mondo cattolico si è mobilitato. L’arcivescovo di Parigi e cardinale André Vingt-Trois, presidente della conferenza episcopale francese, ha inviato alle parrocchie una lettera pastorale su questi temi caldi. Da leggere ai fedeli proprio oggi, per i cattolici festa dell’Assunzione di Maria. La preghiera è stata letta in molte chiese in tutta la Francia, Ma ha incontrato perplessità da parte delle associazioni gay che ne hanno contestato la velata omofobia, sottolinea Libération. In un paese in cui la preghiera — quantomeno quella cattolica — è ormai fenomeno ristretto a una minoranza, persino diverse parrocchie, riporta Le Monde, hanno deciso di soprassedere, ritenendo l’appello troppo politico e anti-gay.
La “dimensione politica” dell’appello è stata confermata dal cardinale e arcivescovo di Lione Philippe Barbari, intervistato da Le Figaro: un intervento contro “una rottura di civiltà” che intende “snaturare il matrimonio”. A difesa della famiglia tradizionale e in cui si chiede che i bambini possano “beneficiare pienamente dell’amore di un padre e di una madre”. Quindi contro il riconoscimento della famiglia omosessuale. Un appello a Dio per chiedere che “coloro i quali sono stati recentemente eletti per legiferare e governare” facciano prevalere il “loro senso del bene comune” sulle “richieste particolari”.
In realtà, vista la laicità istituzionale consolidata in Francia e la secolarizzazione, ad esprimere un parere di minoranza e lontano dal senso comune appare proprio la Chiesa cattolica. I francesi, anche secondo un recente sondaggio Ifop, sono per la maggior parte a favore del matrimonio gay e anche alle adozioni.
La politica sembra dunque al passo con la società. La maggioranza di sinistra — dal partito socialista, a quello comunista passando per i verdi — è apertamente favorevole all’introduzione del matrimonio gay e alle adozioni per le coppie omosessuali. Riforme appoggiate anche dai radicali, che lamentano l’interventismo della Chiesa. Mentre la destra è divisa, sottolinea Le Monde. Il Nouveau Centre e l’Ump, il partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, sono in maggioranza contrari. Ma più che altro perché non gradiscono l’adozione per i gay.
La Chiesa ha chiaramente tutto il diritto di lanciare simili appelli, sebbene le invocazioni a Dio nascondano affermazioni schiettamente politiche. Ma sempre di più, nei paesi occidentali, sembra ormai distinguersi per collocarsi in prima linea nelle battaglie di retroguardia e a difesa di un mondo idealizzato che non esiste più. Anzi, che forse non è mai esistito.
http://www.uaar.it/news/2012/08/15/francia-oggi-non-molte-preghiere-contro-matrimonio-gay-eutanasia/
Uno slancio mancante anche in chi, come Pier Luigi Bersani, ha citato proprio Hollande come modello. Nel nostro paese, anche i politici che si definiscono più ‘progressisti’ sono fin troppo timidi, temendo i diktat vaticani e le componenti clericali. Sebbene la popolazione — anche quella che formalmente si dichiara ‘cattolica’ — sia sempre più secolarizzata e distante dai dettami della Chiesa.
In un paese ancor più secolarizzato del nostro, l’iniziativa di Hollande non ha suscitato grandi reazioni. Solo il mondo cattolico si è mobilitato. L’arcivescovo di Parigi e cardinale André Vingt-Trois, presidente della conferenza episcopale francese, ha inviato alle parrocchie una lettera pastorale su questi temi caldi. Da leggere ai fedeli proprio oggi, per i cattolici festa dell’Assunzione di Maria. La preghiera è stata letta in molte chiese in tutta la Francia, Ma ha incontrato perplessità da parte delle associazioni gay che ne hanno contestato la velata omofobia, sottolinea Libération. In un paese in cui la preghiera — quantomeno quella cattolica — è ormai fenomeno ristretto a una minoranza, persino diverse parrocchie, riporta Le Monde, hanno deciso di soprassedere, ritenendo l’appello troppo politico e anti-gay.
La “dimensione politica” dell’appello è stata confermata dal cardinale e arcivescovo di Lione Philippe Barbari, intervistato da Le Figaro: un intervento contro “una rottura di civiltà” che intende “snaturare il matrimonio”. A difesa della famiglia tradizionale e in cui si chiede che i bambini possano “beneficiare pienamente dell’amore di un padre e di una madre”. Quindi contro il riconoscimento della famiglia omosessuale. Un appello a Dio per chiedere che “coloro i quali sono stati recentemente eletti per legiferare e governare” facciano prevalere il “loro senso del bene comune” sulle “richieste particolari”.
In realtà, vista la laicità istituzionale consolidata in Francia e la secolarizzazione, ad esprimere un parere di minoranza e lontano dal senso comune appare proprio la Chiesa cattolica. I francesi, anche secondo un recente sondaggio Ifop, sono per la maggior parte a favore del matrimonio gay e anche alle adozioni.
La politica sembra dunque al passo con la società. La maggioranza di sinistra — dal partito socialista, a quello comunista passando per i verdi — è apertamente favorevole all’introduzione del matrimonio gay e alle adozioni per le coppie omosessuali. Riforme appoggiate anche dai radicali, che lamentano l’interventismo della Chiesa. Mentre la destra è divisa, sottolinea Le Monde. Il Nouveau Centre e l’Ump, il partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, sono in maggioranza contrari. Ma più che altro perché non gradiscono l’adozione per i gay.
La Chiesa ha chiaramente tutto il diritto di lanciare simili appelli, sebbene le invocazioni a Dio nascondano affermazioni schiettamente politiche. Ma sempre di più, nei paesi occidentali, sembra ormai distinguersi per collocarsi in prima linea nelle battaglie di retroguardia e a difesa di un mondo idealizzato che non esiste più. Anzi, che forse non è mai esistito.
http://www.uaar.it/news/2012/08/15/francia-oggi-non-molte-preghiere-contro-matrimonio-gay-eutanasia/