In un paese dove i dati su aborti clandestini, incidenza delle morti delle madri, gravidanze indesiderate e incremento demografico sono preoccupanti, soprattutto per la salute e la libertà femminile. I contraccettivi sono infatti molto costosi, nonché ostracizzati per motivi religiosi. Con questa nuova legge il governo vorrebbe consentirne la distribuzione gratuita, specie tra i più poveri, avviare negli ospedali servizi di family planning e corsi di educazione sessuale nelle scuole.
Secondo il Family Health Survey governativo del 2011 la mortalità delle madri è salita del 36%, sensibile proprio tra le giovani nella fascia fra i 15 e i 19 anni. Una situazione così grave da destare la preoccupazione dell’Onu, che tramite Ugochi Daniels del Population Fund caldeggia l’approvazione della normativa.
L’opposizione in Parlamento è però serrata, per azione della lobby ecclesiastica, tanto che dopo tre tentativi falliti si è ora alla quarta versione del progetto di legge. Mentre la Camera vede la maggioranza dei sostenitori di Aquino, il Senato è più conservatore. Tra i commentatori e i politici si fa spesso riferimento esplicito alla religione per manifestare critiche verso il Bill, che sarebbe contro il “volere di Dio”. A farne le spese, con la pesante negazione dei diritti umani in nome di principi morali assoluti e con viva preoccupazione delle Nazioni Unite, proprio le donne che non possono decidere autonomamente.
http://www.uaar.it/news/2012/08/06/filippine-cattolici-ancora-contro-legge-contraccezione/
Secondo il Family Health Survey governativo del 2011 la mortalità delle madri è salita del 36%, sensibile proprio tra le giovani nella fascia fra i 15 e i 19 anni. Una situazione così grave da destare la preoccupazione dell’Onu, che tramite Ugochi Daniels del Population Fund caldeggia l’approvazione della normativa.
L’opposizione in Parlamento è però serrata, per azione della lobby ecclesiastica, tanto che dopo tre tentativi falliti si è ora alla quarta versione del progetto di legge. Mentre la Camera vede la maggioranza dei sostenitori di Aquino, il Senato è più conservatore. Tra i commentatori e i politici si fa spesso riferimento esplicito alla religione per manifestare critiche verso il Bill, che sarebbe contro il “volere di Dio”. A farne le spese, con la pesante negazione dei diritti umani in nome di principi morali assoluti e con viva preoccupazione delle Nazioni Unite, proprio le donne che non possono decidere autonomamente.
http://www.uaar.it/news/2012/08/06/filippine-cattolici-ancora-contro-legge-contraccezione/