“L’uomo ha bisogno di sesso, è la ragione per cui può picchiare la moglie, in casi estremi, se lei lo rifiuta”. Scopriamo come il segretario della Comunità musulmana di Basilea tollera la violenza domestica.
IL CASO – L’affermazione burrascosa arriva da un documentario trasmesso nel 2010 su SF1 e costò una denuncia al segretario per “Istigazione a commettere crimini e atti violenti”. L’uomo è stato assolto, “Non sono sorpresa” ha detto ieri Eva Eichenberger, il procuratore che ha seguito il caso. Ha poi aggiunto: “Il presidente della Corte ha dichiarato che Aziz Osmanoğlu non ha mai spinto nessuno a commettere reati – continua – tuttavia il giudice ha insistito che le dichiarazioni non sono accettabili dal punto di vista etico e morale”.
LA DIFESA - Osmanoğlu dice di essere stato truffato da SF1: “Le mie dichiarazioni sono state portate fuori dal contesto, ho sempre detto che bisogna rispettare le leggi svizzere”. Michele Gigandet, portavoce del centro per le donne che subiscono violenza di Losanna, ha detto: “Condanniamo con fermezza qualsiasi incitamento alla violenza. Lo stupro coniugale è considerato un reato dal 1992 in Svizzera”. Non è ancora noto se Eva Eichenberger intenda ricorrere alla Corte Federale: “Mi aspetto di ricevere la trascrizione integrale della sentenza prima di parlare” ha dichiarato. La brutalità familiare non appartiene solo ai cantoni della Svizzera, è un fenomeno mondiale che deve scomparire.
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