sabato 19 maggio 2012

Lo sciamano

Ricordate la poetica del fanciullino di Giovanni Pascoli? In ognuno di noi ci sarebbe un fanciullino che conserva la sensibilità dell'infanzia e tale sensibilità si esprime tramite il poeta che rifiuta la ragione e guarda il mondo con gli occhi della fantasia, ricavandone un atteggiamento stupito di chi si trova di fronte a una novità.
Purtroppo il ricordo scolastico non è il punto di partenza della mia riflessione, ma solo uno spunto per introdurre un altro personaggio, ben più negativo, che credo alberghi nel nostro spirito, sicuramente con la stessa probabilità di esserci realmente che ha il fanciullino pascoliano: lo sciamano.


 Chi è lo sciamano? Lo sciamano era (dovrei dire è perché purtroppo nel terzo millennio e nella nostra civiltà c'è ancora gente che crede di essere uno sciamano) un individuo con poteri particolari, donatigli dagli spiriti, che usava per migliorare la sua vita e quella di chi gli stava attorno. Ebbene nella coscienza dei soggetti più poveri di spirito critico si forma la convinzione che debba esserci qualcuno che possa aiutarlo nei momenti di difficoltà. Questo sciamano interiore gli impedisce di offendere o ignorare gli spiriti, cioè, modernamente, Dio.
Lo sciamano è dunque il personaggio immaginario che domina le nostre coscienze, facendo rispettare tutto ciò che è correlato al divino, la Chiesa (in questo articolo Chiesa è scritta con la maiuscola per distinguerla dall'edificio) in particolare, anche quando non siamo affatto convinti che tale rispetto sia motivato. È colui che fa scrivere all'ateo Dio con la d maiuscola; lo sciamano è colui che fa fare il segno della croce a un agnostico quando entra in chiesa; lo sciamano è colui che spinge chi non crede a ricevere comunque con ossequio il parroco per la benedizione della propria casa, lo sciamano è colui che impedisce, a chi ritiene comunque naturale giudicare ciò che accade attorno a lui, di giudicare con parole dure comportamenti dubbi della Chiesa.


È evidente che chi non riesce a far tacere il suo sciamano può essere definito un neofariseo, una persona che è un falso credente, un credente di comodo. Attenzione, non si parla di cattivi credenti, persone che cedono alle lusinghe del male e non riescono a essere buoni cattolici (ovviamente lo stesso discorso vale, pari pari, per le altre religioni), ma di chi
consapevolmente è contrario ai principi di una Chiesa, ma, quando serve o quando lo sciamano si fa sentire, si dichiara aderente a tali principi,
il massimo dell'incoerenza e della falsità morale.
Se una persona coscientemente (è importante la volontà di aderire a una scelta) ritiene che un insegnamento di una Chiesa sia sbagliato, non è un vero credente di quella Chiesa, banale...
È inutile entrare in discussioni teologiche, qui non si vuole colpire chi crede profondamente e coerentemente, si vuole solo "smascherare" il neofariseo che non crede, ma al quale fa comodo che si creda che crede.
Applichiamo il concetto alla Chiesa cattolica, analizzando i seguenti temi:
  • aborto
  • divorzio
  • rapporti sessuali extraconiugali
  • contraccezione
  • omosessualità
  • pratica della propria religiosità.
Sull'aborto probabilmente molte posizioni di neofarisei e cattolici sono allineate, ma già sul divorzio il neofariseo si mostra in tutta la sua luce: chi è divorziato o è favorevole al divorzio, non è cattolico. Considerando che già nel 1970 i divorzisti hanno vinto il referendum…
Ma c'è di più. La Chiesa non ammette rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Per cui chi li ritiene ammissibili non è cattolico.
Chi usa, anche all'interno del matrimonio, metodi contraccettivi come la pillola o il preservativo, non è cattolico, essendo tali metodi non consentiti dalla Chiesa.
Pensiamo poi che per essere cattolici occorra ritenere come peccati l'omosessualità o il non andare a messa nei giorni comandati.
Alla fine non più del 10-15% della popolazione può definirsi cattolica, eppure lo sciamano continua a fare in modo che molti vogliano apparirlo.
Perché non dare loro il modo di liberarsi e poter vivere con dignità l'insieme delle loro idee, giuste o sbagliate che siano?
Cosa vuol dire quindi liberarsi dallo sciamano? Vuol dire fare tabula rasa dell'educazione ricevuta cioè
l'uomo deve avere la dignità di affrontare il suo destino da solo, senza creare Dio.

Solo questo atteggiamento può permettere di discutere sull'esistenza di Dio in modo oggettivo (ovvio che se l'uomo ha già creato Dio conclude che esiste!).

http://www.albanesi.it/Mente/Religione/sciamano.htm#neofariseo

immagine: web