I tribunali religiosi hanno condannato a morte alcuni omosessuali colpevoli di essersi amati.
La feroce applicazione della Sharia colpisce ancora una volta gli omosessuali nel mondo arabo. Secondo un sito di attivisti umani per i diritti umani in Iran, Hrana – Human Rights Activists News Agency – quattro omosessuali saranno uccisi a breve per aver praticato la sodomia. Chi ama persone dello stesso sotto il regime degli Ayatollah continua a rischiare la vita.
SODOMIA DA PUNIRE- La Corte Suprema iraniana ha confermato le condanne a morte emesse nei confronti di quattro omosessuali. Lo riferisce il sito d’informazione attivo nell’ambito dei diritti umani ‘Herana’, spiegando che le sentenze di morte erano state emesse alcuni mesi fa dal Tribunale della regione Kohgiluyeh e Buyer Ahmad, nel sud-ovest dell’Iran, nei confronti di Sahadat Arefi, Javid Akbari, Hushmand Akbari e Vahid Akbari, i quali erano stati riconosciuti ‘colpevoli’ di pratiche omosessuali.
FINE VICINA - Stando al sito, a seguito dell’avvenuta conferma delle sentenze di morte da parte della Corte Suprema, i quattro giovani rischiano di essere giustiziati gia’ nei prossimi giorni. Secondo il codice penale islamico sciita, in vigore in Iran, per fatti quali i rapporti omosessuali e l’adulterio sono previste specifiche punizioni, tra le quali anche l’impiccagione e la lapidazione. Secondo la sharia, infatti, l’omosessuale viola la legge di Allah e per questo deve essere punito con la pena di morte. Secondo i siti di opposizione, negli ultimi dieci anni diverse decine di uomini sono stati impiccati perche’ omosessuali (Adnkronos).
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