PREMESSA
L’Antico Testamento (A.T.) della “Sacra Bibbia” (S.B.), spacciato
dall’arcaica organizzazione politica israelita come indiretta rivelazione
ispirata dal presunto “Temuto (Elohên), Onnipotente (Sahddaj)
Padrone-nostro (Adon-aj) IL QUALE È (YHAWEH) in cielo (djvô
= qeoV"= deus =
dio)”, consiste in un insieme caotico di nozioni raggruppate nel corso di
ben nove secoli, originariamente scritte in aramaico, continuamente
rimaneggiati, alterati e riprodotti da un notevole numero di ignoti copisti
anonimi (Berlinerblau, 2005) già prima della traduzione in greco detta dei
“Settanta” (265 115 a. C.) pervenuta nella sua più antica redazione
costituita dal “Codice B” (Fig. 1) del IV sec. d. C. custodito nella
Biblioteca Vaticana. Questo libro che, i gestori della religione giudaica prima
e quelli della religione cristiana poi, propongono come fonte infallibile di
“verità” e di direttive morali, in realtà è colmo di assurde menzogne e
di riprovevoli condotte immorali, tanto che persino un noto vescovo, John Shelby
Spong (2005), non ha esitato ad affermare che chi pretende di conoscere la
verità e di fondare la propria condotta morale sull’ A.T. della S.B. o “non
l’ha letto” o “non l’ha capito”. Si evita di riportare i brani della
cosiddetta “Genesi” che introduce l’A.T. poiché il farlo sarebbe insulso
e vergognoso!
Tuttavia, si ritiene necessario ricordare la frottola dell’“Arca di
Noè” ― dagli antichi governanti giudei fraudolentemente estrapolata di sana
pianta dall’antichissimo mito babilonese di “Ut-napištim”, mito già
diffuso in numerose culture primitive, e furbescamente propinata ai propri
sudditi particolarmente noti per la facile credulità ― poiché dimostra
chiaramente l’inesistenza di “Dio”, che per definizione dovrebbe essere
“onnisciente” e, pertanto, non si sarebbe potuto dimenticare di annettere
tra gli animali da salvare i dinosauri ― di cui all’epoca della formulazione
dell’A.T. i paleontologi non ne avevano ancora scoperto i resti fossili ― ed i
marsupiali ― di cui all’epoca della formulazione dell’A.T. se ne sconosceva
l’esistenza in quanto l’Australia non era ancora stata esplorata ―. Inoltre,
tale episodio dimostra l’incredibile immoralità del presunto “Temuto
(Elohên), Onnipotente (Sahddaj) Padrone-nostro (Adon-aj) IL
QUALE È (YHAWEH) in cielo (djvô = qeoV"= deus =
dio)” che punisce con l’affogamento tutti gli esseri umani, compresi gli
innocenti bambini, ad eccezione di una sola famiglia sua prediletta alla quale
ordina di salvare solo una coppia di tutti gli animali ad essa conosciuti,
nonostante si presuma che gli animali non umani siano tutti innocenti al pari
dei bambini!
L’A.T. è pieno di sconcezze di inaudita immoralità che per la buona
educazione dell’umanità ogni stato dovrebbe disporne la relegazione di tutte le
copie nei “Musei degli Orrori”! Basti pensare che vi si apprende come il
Patriarca Abhraham Bar-Tharech (Abramo Figlio di Tarec) (XIX sec. a. C.),
padre fondatore di tutte e tre le grandi religioni monoteistiche, fosse stato
talmente scellerato che, quando dovette trasferirsi in Egitto con la sua
bellissima moglie Sarai, per non mettere a repentaglio la propria vita,
prevedendo che poteva essere facilmente concupita dal Faraone, la fece passare
per sua sorella e, come tale la condusse nell’“harem” del Faraone,
divenendo conseguentemente ricco, poiché il Faraone per riconoscenza gli dona
molti schiavi ed un ingente quantità di bestiame! Il “Temuto (Elohên),
Onnipotente (Sahddaj) Padrone-nostro (Adon-aj) IL QUALE È
(YHAWEH) in cielo (djvô = qeoV"= deus =
dio)” disapprovando il comportamento di Abramo, con evidente contraddizione,
invece di punire lui punisce il Faraone con l’inviare “piaghe” atroci a
quest’ultimo ed alla sua gente. Quindi il Faraone, scoprendo di essere stato
ingannato, scaccia dall’Egitto Abramo con sua moglie ed i suoi averi.
Ciò nonostante, Abramo e sua moglie ripetono il loro inganno con Abimèlech Re
di Gerar il quale, però, non arriva a commettere il peccaminoso abuso perché
tempestivamente avvertito in sogno dal “Temuto (Elohên), Onnipotente
(Sahddaj) Padrone-nostro (Adon-aj) IL QUALE È (YHAWEH) in
cielo (djvô = qeoV"= deus =
dio)”! Ma, i riprovevoli episodi della vita del Patriarca Abramo raggiungono
il culmine con il seguente. L’ignobile “Temuto (Elohên), Onnipotente
(Sahddaj) Padrone-nostro (Adon-aj) IL QUALE È (YHAWEH) in
cielo (djvô = qeoV"= deus =
dio)” ordina ad Abramo di offrigli in olocausto l’unico figlioletto Isacco.
Tuttavia, Abramo, allorché stava per commettere l’orribile omicidio, viene
distolto da un angelo (messaggero divino) il quale l’avverte che il “Temuto
(Elohên), Onnipotente (Sahddaj) Padrone-nostro (Adon-aj) IL
QUALE È (YHAWEH) in cielo (djvô = qeoV"= deus =
dio)” lo ha semplicemente voluto tentare per mettere alla prova la sua fede!
Si pensi all’eclatante sfrondata assurdità che un “Dio”,
“onnisciente” per definizione, abbia bisogno di mettere alla prova un
essere umano per conoscere il suo comportamento! Il predetto incredibile
episodio, fraudolentemente inventato, è stato recentemente commentato da Dawkins
(2006) come segue: «…chiunque sia dotato di sani principi morali non può fare a
meno di chiedersi come un figlio possa riprendersi da un simile trauma psichico.
Secondo i parametri etici odierni, questa storia vergognosa condensa in sé il
maltrattamento dei minori (Isacco), la tracotante arroganza in una relazione di
potere asimmetrica (Dio-Abramo) e l’uso, per la prima volta nella storia, della
giustificazione “ho solo obbedito agli ordini”, cui ricorsero i nazisti a
Norimberga.
Eppure la leggenda di Abramo è uno dei miti fondanti delle tre grandi
religioni monoteistiche…». Quanto premesso giustifica in pieno il seguente
giudizio sulla “religione” emesso da Steven Weimberg (1992), premio Nobel
per la fisica: «…La religione rappresenta un insulto alla dignità umana. Con o
senza di essa, ci sarebbero sempre buoni che farebbero il bene e cattivi che
farebbero il male. Ma perché i buoni facciano il male, occorre la religione…».
D’altra parte, si deve tenere presente che tutte le “religioni” sono
state ispirate dalle gesta di particolari “personalità psicopatiche”
perché il loro comportamento straordinario risultava inevitabilmente carismatico
sulle ingenue masse umane del passato che, pertanto, non esitarono a venerarli
(come “profeti”) o, addirittura, a deificarli! Quindi, i detentori del
potere non esitavano, per incrementare i loro interessi, a proporre come
divinità personaggi psicopatici, spesso del tutto inventati, ed anche se i loro
adepti all’inizio sono perseguitati dalla maggioranza conservatrice, finiscono
ben presto per essere imposti come fondatori della nuova ideologia religiosa,
che normalmente, si rivela favorente il predominio dei “Signori”
(padroni) sugli indigenti da sfruttare!
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http://www.homolaicus.com/at/creazionismo.htm