domenica 21 ottobre 2012

Non c’è vita nel Lago Vostok, ma non è detta l’ultima parola

Non c’è vita nel lago che si trova sotto 3.623 metri di ghiaccio in Antartide. Si tratta del Lago Vostok che dopo anni di tentativi è stato raggiunto l’anno scorso dalle trivelle dei russi. Non c’è vita, purtroppo. Si era tanto sperato che là sotto la vita di milioni di anni fa, quando il lago iniziò ad essere sepolto dai ghiacci dell’Antartide si fosse adattata al buio e alle condizioni estreme e avesse continuato ad esistere fino ad oggi. Ma sembrerebbe che non sia così. Questi sono i risultati delle prime analisi condotte sui campioni d’acqua recuperati là sotto condotte da dall’Istituto di Fisica Nucleare di Petesburg e divulgate da Segey Bulat. I dati sono stati mostrati al 12mo European Workshop on Astrobiology che si tiene in questi giorni.

Una speranza c’è
Ho comunque usato il condizionale perché in realtà le analisi del ghiaccio estratto riguarda quello che si è formato attorno alla trivelle e quindi ci potrebbe essere stata una qualche alterazione dei campioni di acqua originaria. Tant’è che Bulat ha detto che all’interno del ghiaccio sono stato trovati meno di 10 microbi per millilitro, ossia l’equivalente della situazione di una “camera a vuoto” che dovrebbero essere stati trasportati dal perforatore stesso, nonostante tutte le precauzioni del caso. E’ per questo che lo stesso Bulat lascia aperta un porticina per la speranza. Prima di dire con certezza che non c’è vita in assoluto è necessario andare a prendere l’acqua profonda del lago. Questi infatti, è profondo circa 900 m. Questo secondo passo verrà eseguito alla fine di quest’anno, in occasione dell’estate antartica, e i risultati verranno pronti a partire dal 2013.

Una strada lunga
L’idea di perforare il lago risale addirittura al 1998, ma numerose avversità soprattutto tecniche e meteorologiche hanno permesso ai russi di arrivare nel suo cuore solo l’anno scorso e quest’anno hanno estratto i campioni di acqua ghiacciata estratta dal lago. Intanto un team di britannici ha dato il via in queste settimana alla perforazione del Lago Ellsworth, un altro dei 370 laghi che si trovano sotto la coltre ghiacciata dell’Antartide e un’altra perforazione è in atto da parte di scienziati statunitensi allo Whillans Ice Stream. L’idea di perforare i laghi antartici è di grande interesse non solo per verificare se là sotto c’è vita che risale al passato, ma anche perché potrebbe aumentare la probabilità che forme di vita possa esistere su satelliti di pianeti giganti come Europa o Callisto che sotto una coltre di ghiaccio spessa vari chilometri, vi è celato un grande oceano.

  Di luigibignami Pubblicato

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