Blog Laicità Contro
sabato 27 ottobre 2012
Ecco la fine che farà la Terra
State tranquilli, non accadrà domani. Ci vorranno ancora circa 5 miliardi di anni, quando la Terra, molto probabilmente, sarà ormai un aridissimo deserto e i nostri eredi, se ancora esisteranno, avranno popolato parte della Galassia. Ma studiando la stella BD+48 740 un gruppo internazionale di astronomi ha potuto osservare un’anteprima del destino che attende il nostro pianeta.
BD+48 740 è una stella che si trova da noi a una distanza di 2.400 anni luce in direzione della costellazione settentrionale di Perseo, ha una massa pari a circa una volta e mezzo quella del Sole ma il suo diametro è 11 volte maggiore. E’ una stella gigante rossa, la fase finale dell’evoluzione di una stella che ha inizio quando nel nucleo si esaurisce l’idrogeno e le reazioni di fusione termonucleare di questo elemento si spostano verso l’esterno, in un guscio più vicino alla superficie stellare, mentre nel nucleo iniziano quelle dell’elio. A questo punto, l’aumento della pressione di radiazione “soffia via” l’inviluppo esterno della stella, facendo aumentare il suo diametro di almeno 200 volte rispetto a quello originario. Ciò sta a significare che quando toccherà al Sole i suoi strati esterni raggiungeranno l’orbita della Terra.
La scoperta di questa stella che sta fagocitando uno dei suoi pianeti è stata fatta grazie alle osservazioni effettuate con il Hobby-Eberly Telescope da 9,20 metri di apertura presso l’osservatorio McDonald (Texas). Le analisi dei dati spettroscopici hanno evidenziato in BD+48 740 una notevole abbondanza di litio, un elemento questo che viene bruciato rapidamente nelle prime fasi evolutive di una stella. Il fatto che sia presente in una stella vecchia sta a significare che il litio proviene da un pianeta che sta per essere vaporizzato dall’espansione degli incandescenti inviluppi esterni della stella in espansione.
Quale sarà il destino della Terra tra 5 miliardi di anni non è ancora chiaro. Una delle ipotesi è che il nostro pianeta, a causa dell’espansione del Sole, inizierà a spiraleggiare lentamente verso l’esterno, mantenendosi a distanza di sicurezza. Questo potrebbe accadere se il vento solare durante le fasi finali della nostra stella porterà via una parte significativa della sua massa. D’altra parte, se l’avanzare degli incandescenti inviluppi esterni del Sole fosse troppo veloce, la Terra potrebbe non avere scampo, in quanto, rallentata nel suo moto orbitale dall’interazione con l’atmosfera solare in espansione, inizierebbe a spiraleggiare verso di esso finendo completamente vaporizzata.
Le osservazioni di BD+48 740 fanno propendere per questa seconda possibilità.
Ma esiste anche un altro indizio che confermerebbe questa ipotesi. Attorno alla stella orbita in 771 giorni anche un pianeta gigante gassoso, la cui massa è circa 1,6 volte quella di Giove. Questo pianeta ha un’orbita molto eccentrica che non è mai stata osservata nel caso di pianeti attorno a stelle vecchie. Originariamente il percorso orbitale del pianeta doveva essere circolare, ma probabilmente questo è stato alterato da qualche evento catastrofico, come la fagocitazione di un pianeta interno da parte della stella, che avrebbe perturbato l’orbita di quello più esterno.
Questa potrebbe essere la fine del nostro sistema planetario, dove i pianeti ad essere vaporizzati sarebbero in questo caso la Terra, Venere e Mercurio.
26 ottobre 2012
http://blog.focus.it/una-finestra-sull-universo/2012/10/26/cco-la-fine-che-fara-la-terra/