Uno studio americano sulle visioni religiose.
Gli angeli sono frutto della nostra mente? Secondo alcuni ricercatori specializzati nello studio del sonno, le visioni a sfondo religioso descritte nella Bibbia altro non sono che il frutto di “sogni lucidi”. Ne parla Livescience.
LO STUDIO - Uno studio dell’ Out of Body Experience Research Center di Los Angeles, specializzato in esperienze extracorporee, ha dimostrato che un uomo, opportunamente istruito per arrivare ad avere un “sogno lucido”, è in grado di incontrare un angelo.
Gli angeli sono frutto della nostra mente? Secondo alcuni ricercatori specializzati nello studio del sonno, le visioni a sfondo religioso descritte nella Bibbia altro non sono che il frutto di “sogni lucidi”. Ne parla Livescience.
LO STUDIO - Uno studio dell’ Out of Body Experience Research Center di Los Angeles, specializzato in esperienze extracorporee, ha dimostrato che un uomo, opportunamente istruito per arrivare ad avere un “sogno lucido”, è in grado di incontrare un angelo.
L’ istituto ha impiegato 30 volontari a quali è stata raccontata la storia di Elia, un profeta presente nel Talmud, nella Bibbia e nel Corano. E’ stato scelto nello specifico un passaggio, tratto dal libro dei Re della Bibbia, in cui Elia, esausto, viene svegliato da un angelo che lo invita a mangiare.
LA TESTIMONIANZA - Nelle quattro settimane dello studio, 24 dei trenta volontari hanno detto di aver avuto un “sogno lucido”. In questo caso le “cavie” sono state istruite a “separarsi dal corpo“, così da poter vedere degli angeli in casa. Se ciò non fosse avvenuto, sarebbero dovuti tornare a dormire. Di questi 24, 15 sono riusciti a rivivere, almeno in parte, la storia di Elia. Questo è il racconto di uno dei volontari, Anton M.: “ho lasciato il mio corpo, ho convocato il mio angelo ed è arrivato. Gli ho chiesto biscotti e acqua, e me li ha portati. Ho mangiato tutto sentendo il sapore e il senso di sazietà. Son tornato al mio corpo e mi son riaddormentato”.
IL PARERE – Secondo il professor Allan Hobson, professore emerito di psichiatria all’Harvard Medical School, l’ idea di incontrare un angelo durante un “sogno lucido” non è poi così nuova: “William James, il grande filosofo-psicologo, scrisse nel 1912 un libro dal titolo: Varietà delle esperienze religiose, nel quale stabiliva che molte visioni erano sogni lucidi. Inoltre c’è la storia di Emmanuel Swedenborg, lo studente svedese il quale, dopo essersi auto-deprivato del sonno, ebbe un’apparizione di un angelo che gli disse di fondare la Chiesa della nuova Gerusalemme”. Abbiamo quindi trovato un modo per legarci con l’aldilà o è frutto della nostra immaginazione?