La lotta dell’Europa contro i mutamenti climatici è già iniziata e dovrà via via intensificarsi con il trascorrere degli anni. E’ quanto traspare dal lavoro appena divulgato dalla European Environment Agency che ha fatto il punto sui mutamenti climatici già in atto. Il lavoro, lungo e puntiglioso, dimostra come negli ultimi decenni il clima, mutando, rispetto al periodo preindustriale, abbia già prodotto fenomeni importanti con i quali gli europei (italiani compresi) devono lottare. Qui ne facciamo un riassunto:
TEMPERATURA
La temperatura sopra l’Europa è stata di 1,3°C sopra la media rispetto al periodo pre-industriali (nel mondo è stata di o,79°C). Le proiezioni prevedono che tra il 2071 e il 2100 aumenteranno da 2,5°C a 4,0°C. L’aumento si farà sentire soprattutto in estate nel sud Europa (quindi anche in Italia) e in inverno nell’Europa orientale e settentrionale. Le ondate di calore sono aumentate in numero e intensità.
PRECIPITAZIONI
Le precipitazioni sono mutate nel tempo e nella durata assai più che le temperature. Esse sono fortemente aumentate in inverno nell’Europa settentrionale, ma sono diminuite in molte aree dell’Europa meridionale. La situazione dovrebbe rimanere costante nel tempo e questo deve far pensare agli italiani che violenti piogge saranno nella regola negli anni a venire.
NEVE
Negli ultimi 40 anni la copertura di neve nel mese di marzo è scesa del 7%, mentre in aprile è scesa dell’11%. La quantità di neve nel periodo invernale invece, non ha mostrato al momento una variazione significativa, Le proiezioni dicono che la situazione non cambierà e si avrà così sempre meno neve a fine inverno e in primavera
TEMPORALI
Sono molto più difficili da quantificare. Sembra che tra il 1960 e il 1990 siano aumentati per poi diminuire fino ad oggi. Ma il rapporto sottolinea che la situazione è molto complessa da regione a regione.
GHIACCIAI
La maggior parte dei ghiacciai europei ha visto una perdita di due terzi della loro consistenza con un’accelerazione notevole dal 1980 in poi. Entro il 2100 si ridurranno da un minimo del 22% ad un massimo del 66%. Particolare è la riduzione dei ghiacciai Groenlandesi (leggi questo post)
ARTICO
L’estensione dei ghiacci artici sta inesorabilmente scendendo. Particolari sono state le estati 2007, 2010 e 2012. Anche il ghiaccio nel mar Baltico sta scendendo enormemente in estensione. Le proiezioni dicono che la situazione attuale continuerà nei prossimi anni.
PERMAFROST
Il permafrost sta diminuendo in spessore come non mai soprattutto in Scandinavia e nelle isole Svalbard. Nelle Alpi in fenomeno è particolarmente attivo a quote elevate.
OCEANI
Essi mostrano un forte aumento nella loro acidificazione. Il PH è sceso da 8.2 a 8.1. Un valore che dice che l’acidità degli oceani è aumentata del 30% rispetto all’era preindustriale. Tale situazione è in linea con l’acidificazione degli oceani del mondo. Per il futuro si prevede che l’acidificazione scenderà a 7.8 entro il 2100. Mai si è verificata una situazione simile da 55 milioni di anni a questa parte. La temperatura è cresciuta fino a 700 m di profondità. Tutto questo sta portando ad un movimento di specie animali da un luogo all’altro alla ricerca di ambienti più adatti alla loro sopravvivenza. Il livello dei mari è salito di 1,7 mm all’anno dal 20mo secolo, ma è aumentato di 3 mm/anno negli ultimi 20 anni.
FIUMI
Sono state registrate più di 325 importanti alluvioni dal 1980 ad oggi, delle quali 200 dal 2000 al 2011. Le proiezioni dicono che la situazione andrà peggiorando. A contraltare sono stati numerosi i periodi di siccità, soprattutto nella Penisola Iberica. La maggior parte dei grandi fiumi e dei laghi ha visto un aumento della loro temperatura tra 1 e 3°C.
Tutto questo e molto altro, ha portato serie conseguenze alla vita vegetale e animale. Sull’uomo un solo dato, impressionante: l’esposizione ad un tasso elevato di ozono al suolo causa causa la morte di 20.000 persone all’anno.