L'analisi di una serie di tracce scoperte in un sito della grotta sudafricana di Wonderwerk indica che già un milione di anni fa i nostri antenati usavano il fuoco in modo controllato. Queste tracce, che retrodatano di 300.000 anni l'uso del fuoco non opportunistico rispetto a quanto ipotizzato in precedenza, suggeriscono inoltre che già Homo erectus potrebbe aver iniziato a utilizzare il fuoco come parte integrante del proprio modo di vivere (red)
La capacità di controllare il fuoco è stato un punto di svolta cruciale nell'evoluzione umana, ma non c'è consenso in merito al momento in cui si è sviluppata per la prima volta questa capacità.
Se si considerano le ipotesi basate sul confronto di analisi filogenetiche su primati non umani e sull’uomo, sull’andamento tendenziale della massa corporea, sulle dimensioni dei molari e su altri analoghi dati, l’adozione di una dieta a base di alimenti cotti sarebbe estremamente antica e risalirebbe addirittura alla prima comparsa di Homo erectus, circa 1,9 milioni di anni fa. Tuttavia, allo stato attuale, non c'erano reperti conclusivi che potessero suffragare un uso non semplicemente occasionale e opportunistico ma controllato e sociale del fuoco da parte di H. erectus. Di fatto, fino a oggi prove non contestate dell’uso del fuoco come parte integrante della vita dei primi uomini erano disponibili solo per H. sapiens e H. neanderthalensis.
Ora l’analisi, da parte di un gruppo internazionale di ricercatori, di una serie di tracce scoperte nel sito della Wonderwerk Cave, in Sudafrica, in un orizzonte stratigrafico datato un milione di anni fa spinge notevolmente all'indietro nel tempo la prima testimonianza dell’uso del fuoco da parte di antenati dell’uomo.
La Wonderwerk Cave è una grande grotta situata ai margini del deserto del Kalahari, dove precedenti scavi condotti da Peter Beaumont del McGregor Museum a Kimberley, Sudafrica, avevano portato alla luce testimonianze di un insediamento umano eccezionalmente ampio.
Alcuni dati preliminari indicano inoltre che il combustibile utilizzato a Wonderwerk era composto principalmente da materiale "leggero", erba e foglie, e probabilmente qualche rametto e piccola radice, mentre non sono stati trovati residui che si possano attriburire a parti significative
di rami o tronchi.
I ricercatori hanno tratto le loro conclusioni grazie all'applicazione di analisi micromorfologiche e di microscopia all’infrarosso, accoppiata a tecniche di spettrometria nel medio infrarosso (MIR) in trasformata di Fourier, su cenere di legno e tracce di materiale combusto trovati sulle ossa di animali scoperte vicino a una serie di strumenti in pietra.
"L'analisi spinge la tempistica dell'uso del fuoco indietro di 300.000 anni, suggerendo che già gli antenati dell’uomo moderno, come Homo erectus, potrebbero aver iniziato a usare il fuoco come parte integrante del loro modo di vivere", ha detto Michael Chazan dall'Università di Toronto che firma con i collaboratori un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
"Il controllo del fuoco è stato un punto di svolta nell'evoluzione umana", ha continuato Chazan. "L'impatto della cottura degli alimenti è ben documentato, ma l'impatto del controllo sul fuoco potrebbe aver toccato tutti gli elementi della società umana. La socializzazione attorno a un fuoco potrebbe in realtà essere un aspetto essenziale di ciò che ci rende umani".
http://www.lescienze.it/news/2012/04/03/news/fuoco_uomo_pi_antica_testimonianza_dell_uso_homo_erectus-941656/