In occasione del 540° anniversario dalla sua nascita, Google omaggia l’astronomo polacco che portò la teoria eliocentrica all'affermazione.
Non fu il primo a pensarci, questo va ricordato: senza dubbio, però, fu colui il quale si impegnò in una dimostrazione rigorosa attraverso calcoli matematici portando la teoria eliocentrica ad affermarsi e a divenire il punto di partenza per le grandi menti di Keplero e Galilei, giusto per citare i due più celebri esempi, che, nel secolo successivo, avrebbero svelato il funzionamento e le meraviglie del Sistema Solare.
Che il nostro Pianeta girasse attorno al Sole, e non il contrario come voleva la teoria geocentrica, era in verità già abbastanza chiaro a quegli uomini dell’antichità che compresero a fondo i segreti di quanto accadeva nei cieli e in terra, i greci. Fu, infatti, Aristarco di Samo che per primo introdusse la teoria secondo la quale la Terra percorreva un’orbita circolare che la portava a spostarsi attorno alla sua grande Stella. Di Aristarco di Samo, che visse e studiò nel centro di cultura più fecondo del tempo, ossia Alessandria d’Egitto, i posteri non conobbero le opere ma soltanto i frammenti: da essi Copernico riprese l’idea che perfezionò, pur lasciando spazio a diverse imprecisioni, come quella che allineava i Pianeti su orbite circolari anziché ellittiche o come l’ipotesi che il Sole fosse completamente immobile.
Cionondimeno, quella di Copernico fu una vera e propria rivoluzione all’interno non solo della scienza ma anche nella storia del pensiero, nella filosofia e all’interno della stessa società: quasi improvvisamente la Terra si scopriva non più centrale in un Universo strutturato a sua forma e misura, ma angolo semi-periferico che, al pari di altri corpi celesti, dipendeva da quella enorme Stella infuocata per la propria sopravvivenza. Il cosmo spalancava le proprie porte ad una realtà del tutto nuova che avrebbe scompaginato la torre di certezze religiosamente fondate. Il centro del nostro Pianeta ed il centro dell’Universo non coincidevano più e questo era uno dei postulati della teoria (le sette petitiones); punto fondamentale grazie al quale l’uomo e la scienza, di contro, scoprivano la propria centralità allorché svelavano i misteri di un mondo altrimenti incomprensibile. In verità, tale processo fu lungo, faticoso ed osteggiato dalla Chiesa, come avrebbe dimostrato tutta la storia dei decenni a venire.
In occasione del suo 540° compleanno, Google ha scelto di omaggiare Niccolò Copernico con un Doodle che ci mostra una rappresentazione del sistema eliocentrico secondo le descrizioni che ne aveva fatto l’astronomo polacco nel suo trattato pubblicato nel giorno della morte dell’autore, il 24 maggio del 1543: il De revolutionibus orbium coelestium dedicato al Papa Paolo III. Un testo che inizialmente non aprì la porta alla rivoluzione del pensiero ma che, nel giro di poco tempo, avrebbe mutato radicalmente il mondo e la visione degli uomini di esso.
di Nadia Vitali 19 febbraio 2013