Luca Rolandi - Roma.
Meno di una settimana fa Rio de Janeiro è stata confermata sede della prossima Giornata mondiale della Gioventù determinando l' immediata reazione d’ orgoglio e fierezza della chiesa brasiliana. Ma la realtà della comunità cattolica brasiliana non è così rosea almeno stando ai dati che giungono dalla ‘Nuova Mappa delle Religioni’ pubblicata dalla ‘Fondazione Getulio Vargas’ e rilanciata in una nota dall’ agenzia Misna. [.
L' indagine rivela che per la prima volta la percentuale di cattolici in Brasile nel 2009 è stata la più bassa registrata in 140 anni di ricerche statistiche, scendendo sotto la soglia del 70%.
Fra il 2003 e il 2009 i cattolici sono scesi dal 73,7 al 68,4%, oggi sono 130 milioni. Proprio fra i ragazzi fra i 10 e i 19 anni di età l’ indice è calato maggiormente, passando dal 74,1 al 67,4%. Rio è la regione con il minor numero di cattolici (49%) seguita da Roraima (46%).
Fra il 2003 e il 2009 i cattolici sono scesi dal 73,7 al 68,4%, oggi sono 130 milioni. Proprio fra i ragazzi fra i 10 e i 19 anni di età l’ indice è calato maggiormente, passando dal 74,1 al 67,4%. Rio è la regione con il minor numero di cattolici (49%) seguita da Roraima (46%).
Lo studio documenta inoltre che gli evangelici, in forma ridotta i pentecostali (come la Chiesa universale del regno di Dio), più quelli tradizionali, sono aumentati, passando nello stesso arco di tempo dal 16,2 al 20,2%; in aumento anche i ‘senza religione’ (dal 5,1 al 6,7%), mentre le cosiddette ‘religioni alternative’ sono passate dal 3,2 al 4,6%.
“I cambiamenti che prima prendevano 100 anni, adesso avvengono in 10 anni. Se questo calo dell’1% annuo si mantiene, in 20 la popolazione cattolica sarà meno della metà” ha sottolineato Marcelo Neri, responsabile della ricerca.
“I cambiamenti che prima prendevano 100 anni, adesso avvengono in 10 anni. Se questo calo dell’1% annuo si mantiene, in 20 la popolazione cattolica sarà meno della metà” ha sottolineato Marcelo Neri, responsabile della ricerca.